
Google Home: benvenuta a casa Google con il tuo assistente
Google Home arriva ufficialmente in iItalia. Quanto costa e dove si compra
Google Home e Google Home Mini finalmente sbarcano ufficialmente in Italia dopo 1 anno quasi dalla loro commercializzazione negli Stati Uniti. Gli assistenti vocali di Google sono i primi dispositivi di questo genere ad essere venduti nel nostro paese; speaker che guardano molto all’automazione della casa e demotica oltre ad essere utili nelle cose quotidiane. La casa di Mountain View ha investito molto su questi speaker ma soprattutto tantissimo su Google Assistant ovvero Assistente Google.
Parte 1: l’assistente vocale
Il primo assistente vocale personale ad emergere un pò di anni fa con tanto clamore è stato Siri di Apple sui propri iPhone ed iPad. Avendo riscontrato un grande successo grazie all’implementazione in dispositivi di larga diffusione, questa tecnologia è stata poi oggetto di investimento da parte di altri colossi come Google con il suo Assistente Vocale ed Amazon con Alexa; questi ultimi in grande sviluppo a differenza di Apple dove Siri è rimasto sempre diciamo “statico”.
Utilizzando il riconoscimento vocale un assistente personale è in grado di rispondere alle nostre richieste e domande semplicemente elaborando frasi semplice e di comune parlato. Il riconoscimento vocale funziona la gran parte delle volte che viene utilizzato ed in grado di capire le nostre domandi più banali, dalle condizioni meteo, agli appuntamenti in agenda fino a svolgere compiti un pò più complessi. C’è da dire anche che non sempre gli algoritmi presenti sono funzionanti.
Parte 2: Smart speaker
Semplificando, possiamo dire che gli assistenti automatici sono il software, mentre i dispositivi il posto in cui “vivono”. Google ha creato Google Home, Amazon ha prodotto Echo e da poco tempo Apple ha messo sul mercato il suo HomePod. La differenze tra queste piattaforme è sostanzialmente una: Apple tiene sostanzialmente Siri solo per sé, Google e Amazon sono interessati a fare installare i loro assistenti personali in altri dispositivi costruiti da società terze, per esempio da quelle che producono casse per ascoltare la musica in streaming. A Google e Amazon non interessa tanto il prodotto fisico, quando il fatto che i loro assistenti siano utilizzati, o per usare i servizi online di Google e ricavare dalla pubblicità, o per indurli a comprare nuovi prodotti più facilmente tramite Amazon. Una logica ben diversa di vedere le cose.
Google Home
Guardando bene Google Home ci si accorge che somiglia ad uno di quei profumatori utilizzati per profumare la casa quindi un oggetto pensato davvero per la casa e capace di adattarsi ad ogni tipo di arredamento. Google Home non vuole mettersi troppo in mostra ma preferisce nascondersi nella casa.
Non ha tasti evidenti, a parte un piccolo pulsante sul retro per spegnere il microfono, se lo si vuole temporaneamente disattivare. Nella parte superiore c’è un sensore touch, che può essere toccato per attivare il dispositivo o per mettere in pausa la riproduzione della musica e dei Led RGB.
Funziona tramite un cavo collegato alla corrente elettrica.
Google Home Mini
Beh il nome ci suggerisce che è una versione più piccola e più compatta. Nato per essere posto su una scrivania, una stanza da letto o in ambienti molto più piccoli. Ha però dal canto suo le stesse funzioni del fratello maggiore e ha un tasto per escludere il microfono, e un sensore sulla parte superiore per i comandi ed infine il Led RGB.
Come si usa Google Home
Per funzionare, Google Home deve essere collegato a Internet tramite WiFi e al proprio account Google. Si installa l’applicazione “Google Home” (disponibile sia per Android sia per iOS) e si seguono le istruzioni per configurarlo. Al primo utilizzo viene richiesto di pronunciare un paio di volte “OK Google” e “Hey Google”, le due frasi che potranno essere utilizzate per attivare il dispositivo senza doverlo toccare. Il sistema può essere usato da più persone, perché sa distinguere le voci associate ai vari account, offrendo qualche garanzia in più per la privacy.
Per attivare Google Home è quindi sufficiente iniziare una frase con “OK/Hey Google” che contenga una richiesta. Il dispositivo è sempre in ascolto, in attesa di sentire le due parole che lo attivano. Il riconoscimento avviene in locale, quindi Google Home non registra tutto ciò che si dice né lo invia da qualche parte. I più diffidenti possono comunque scegliere di disattivare il microfono del dispositivo, e attivarlo solo con il sistema touch, anche se diventa meno pratico.
Le principali funzioni di Google Home
Google Home è semplicemente il proprio Assistente Google a casa ma che ci obbliga di utilizzare lo smartphone per farlo funzionare; basterà configurarlo si dallo smartphone ma dopo di che avendo accesso al proprio account Google e alla rete WiFi è completamente indipendente e ci si potrà chiedere di avere accesso al Calendario personale, di leggerlo e modificarlo, di impostare sveglie, creare liste per la spese e promemoria. Oltre a questo gli si può chiedere di leggere le previsioni del tempo, di sapere quanto tempo si impiegherà per andare al lavoro o di avere le ultime notizie dal mondo e le quotazioni di borsa.
Integrazione con Musica e TV
Google Home ci offre la possibilità di integrarsi con servizi in Streaming come Spotify, Google Play Music o TuneIn La riproduzione audio è fedele su entrambi ma ovviamente diversa per le dimensioni degli speaker integrati. Gli possiamo chiedere di riprodurre una Playlist di un artista specifico, un brano specifico, una Playlist da nome diverso. Possiamo chiedere a Google Home di saltare i brani, tornare indietro, passare avanti e mettersi in pausa.
Oltre a questo Google Home può perfettamente integrarsi con la nostra Chromecast e quindi di accedere a Netflix e riprodurre film, serie tv, puntate specifiche di serie tv. Come fa? Google Home accende la tv spenta e riproduce il contenuto. Davvero Top! Oltre a Netflix è possibile farlo con YouTube ed altre applicazioni di Streaming compatibili.
Il controllo della domotica
Se si hanno in casa altri oggetti che si collegano a Internet e possono essere utilizzati a distanza, Google Home dà la possibilità di gestirli a voce. Le lampadine WiFi, per esempio, possono essere accese e spente nei vari ambienti della casa semplicemente chiedendolo a Google Home. Il sistema potrà essere usato a breve anche con i termostati Nest e di altre marche.
Android e iOS
Google Home offre qualche funzionalità in più se già si utilizza uno smartphone Android, per esempio per quanto riguarda la gestione dei messaggi e di altri contenuti a voce. Anche per lo musica in streaming è più pratico se si ha un account Spotify o uno di Google Play Musica. Apple Music non è infatti compatibile, quindi non si possono inviare comandi tramite Google Home per ascoltare le sue canzoni in streaming. In compenso si può collegare il proprio iPhone tramite Bluetooth per ascoltare la musica e avere controlli di base per alzare e abbassare il volume, mettere in pausa e passare alla canzone successiva.
Prezzi e disponibilità
Si potranno acquistare sullo Store Ufficiale di Google al prezzo di € 149,00 per Google Home e € 49,00 per Google Home Mini. Successivamente saranno disponibili nei più grandi store fisici ed online d’ Italia.